Le tempistiche di attuazione del RENTRI restano invariate
Il Senato ha respinto le proposte di modifica al decreto legge in materia ambientale che puntavano a posticipare l’entrata in vigore del sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti, noto come RENTRI. Di conseguenza, restano confermate le scadenze già fissate: l’apertura delle prime iscrizioni è avvenuta il 15 dicembre 2024, mentre l’avvio dell’operatività è programmato per il 13 febbraio 2025.
Durante l’iter parlamentare del provvedimento, la commissione ambiente del Senato ha respinto o dichiarato inammissibili tutti gli emendamenti presentati, sia da parte della maggioranza che dell’opposizione, che chiedevano una revisione del calendario di implementazione della piattaforma.
La data chiave resta dunque il 13 febbraio 2025, termine entro il quale dovrà concludersi la fase di iscrizione per il primo gruppo di operatori, ossia le imprese produttrici di rifiuti con più di 50 dipendenti e le aziende che si occupano della gestione dei rifiuti. A partire da quel giorno, sarà obbligatorio l’utilizzo del registro digitale di carico e scarico, con la trasmissione dei dati delle movimentazioni al RENTRI. I dati dovranno essere inviati entro la fine del mese successivo alla registrazione.
Sempre dal 13 febbraio 2025, tutte le aziende soggette alla tracciabilità dei rifiuti, comprese quelle non obbligate a iscriversi al RENTRI, dovranno adottare i nuovi modelli di registri e formulari definiti dal Ministero dell’Ambiente.
Le scadenze, dunque, restano confermate, senza ulteriori proroghe o modifiche.